L'IMMACOLATA: Storia e definizione del Dogma.
I. Il Magistero
della Chiesa
Il beato papa Pio IX, nella bolla “Ineffabilis Deus” dell’8
dicembre 1854, ha solennemente definito il dogma dell’Immacolata Concezione con
le seguenti parole: “con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi
Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo come
rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu
preservata, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione
dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di
peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve
pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli”.
Spiegazione della definizione dogmatica:
1. “Fu preservata …
immune da ogni macchia di peccato originale”. Con queste parole la definizione dogmatica
afferma che la Beata Vergine fu preservata, e non liberata o purificata da una
colpa che aveva precedentemente contratta: ella cioè non fu mai contaminata,
neppure per un solo istante, dal peccato originale, commesso da Adamo e
trasfuso per naturale generazione in tutti i suoi discendenti. L’espressione
“da ogni macchia di peccato originale” indica che la Beata Vergine fu
preservata anche da tutti gli effetti causati nel genere umano dal peccato di
Adamo, quali la privazione dell’originale giustizia e santità e il disordine
della concupiscenza.
2. “Fin dal primo
istante del suo concepimento”. Dal momento in cui, cioè, l’anima di Maria fu
creata e infusa nel corpo, e la sua persona incominciò ad esistere. Pertanto,
la creazione e la santificazione della sua anima coincisero, cosicché neppure
per un istante Ella fu contaminata dal peccato.
3. “Per singolare
grazia e privilegio di Dio onnipotente”. “Grazia” significa dono gratuito; “singolare”
significa che Dio ha amato Maria al di sopra di ogni altra creatura;
l’espressione “di Dio onnipotente” indica che la santificazione preservativa
della Beata Vergine nel primo istante della sua concezione è un’opera
miracolosa; “privilegio” indica infine il modo in cui tutto ciò avvenne, cioè
mediante un’esenzione dalla legge comune concessa solo a Maria.
4. “In previsione
dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano”. Anche Maria aveva
bisogno della redenzione. Infatti, in quanto discendente di Adamo, avrebbe
dovuto contrarre il peccato originale al pari degli altri uomini, ma – in
previsione dei meriti di Gesù Cristo – ne fu preservata. Anch’Ella, pertanto, è
stata redenta, ma in maniera diversa e più eminente rispetto al modo in cui furono
redenti tutti gli altri uomini: è stata infatti pre-redenta.
5. “Definiamo come
rivelata da Dio la dottrina …”. La dottrina dell’Immacolata Concezione della
Beata Vergine Maria non solo è vera, ma è una verità rivelata da Dio stesso. In
quanto tale, deve essere contenuta, seppure implicitamente, nella Sacra Scrittura
o nella Tradizione della Chiesa.
II. Le fonti della Rivelazione
a) La Sacra
Scrittura
- Genesi 3, 15:
“Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua e la sua discendenza; essa ti
schiaccerà il capo e tu le insidierai il calcagno”. Il versetto della Genesi
(pienamente comprensibile soltanto alla luce del Nuovo Testamento) annunzia la
venuta del Redentore che schiaccerà il capo al serpente. Alla vittoria del
Redentore appare però strettamente associata la figura della sua santa Madre. Tale
vittoria non potrebbe considerarsi perfetta, se Maria – anche per un solo
istante – fosse stata soggetta al peccato originale.
- Luca 1, 28: “Ave
piena di grazia”. Nel versetto di Luca, l’espressione “piena di grazia” è
adoperata in luogo di un nome proprio. Pertanto, l’espressione è sempre stata
interpretata dai Santi Padri, dai teologi e dalla liturgia della Chiesa come
indicativa della massima santificazione di cui una creatura può essere capace.
Tale santificazione non potrebbe dirsi perfetta, se Maria fosse stata macchiata
dalla colpa originale.
b) La Tradizione
Il costante e unanime insegnamento dei Santi Padri presenta
quattro verità da cui si può logicamente dedurre il dogma dell’Immacolata
Concezione:
- La santità della
Beata Vergine Maria fu infinita sotto ogni riguardo: sono innumerevoli i testi
dei Santi Padri in cui Maria è detta del tutto immacolata (cfr. la Bolla
“Ineffabilis Deus” del beato Pio IX).
- La purezza di
Maria è equiparata alla purezza che ebbe Eva prima della colpa: non solo i
Santi Padri si servono spesso di questo paragone, ma quando affermano che Eva
fu per noi causa di morte, non mancano di aggiungere che Maria fu invece per
noi causa di salvezza (cfr., ad es., Giustino, Ireneo, Tertulliano, Efrem il
Siro).
- Come Adamo fu
plasmato dalla mano di Dio da una terra ancora vergine (inviolata), così il
secondo Adamo (cioè Cristo) fu generato da Maria (cfr. Ireneo).
- Soltanto la
purezza della Beata Vergine è considerata degna di essere paragonata a quella
del suo Figlio (cfr. Ippolito, Efrem il Siro).
c) La Liturgia
La più antica notizia di una festa liturgica della
Concezione della Beata Anna o Concezione di Maria, celebrata nei territori
dell’Impero Bizantino, risale alla metà dell’VIII sec. Nel IX sec., risulta che
essa era ormai comunemente celebrata in tutta l’Italia meridionale. Per quanto
riguarda invece la Chiesa latina, le prime testimonianze della festa della Concezione
di Maria risalgono agli inizi del XII sec., e provengono dall’Inghilterra e
dalla Normandia. Ben presto i teologi iniziarono ad interrogarsi sul senso di
questa festa. S. Tommaso ebbe il merito di confutare le false dottrine
sull’Immacolata Concezione che circolavano ai suoi tempi e creò così le condizioni favorevoli perché,
nel XIII sec., il teologo francescano Duns Scoto potesse arrivare ad enunciare
esplicitamente la dottrina dell’Immacolata Concezione (così come deve essere
rettamente intesa) e a suffragarla con solidi argomenti. Da allora, la festa
dell’Immacolata Concezione si diffuse sempre più, sia negli ordini religiosi
che nelle diocesi. I Sommi Pontefici, con la loro autorità, non mancarono mai
di difenderla e confermarla; anzi, si adoperarono per estenderla gradualmente a
tutta la Chiesa. Finché, l’8 dicembre del 1854, il beato Pio IX definì
solennemente che la verità dell’Immacolata Concezione è dogma di fede
cattolica.
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