venerdì 23 novembre 2012


L'IMMACOLATA: Storia e definizione del Dogma.

I.    Il Magistero della Chiesa

Il beato papa Pio IX, nella bolla “Ineffabilis Deus” dell’8 dicembre 1854, ha solennemente definito il dogma dell’Immacolata Concezione con le seguenti parole: “con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo come rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli”.
Spiegazione della definizione  dogmatica:

1.    “Fu preservata … immune da ogni macchia di peccato originale”. Con queste parole la definizione dogmatica afferma che la Beata Vergine fu preservata, e non liberata o purificata da una colpa che aveva precedentemente contratta: ella cioè non fu mai contaminata, neppure per un solo istante, dal peccato originale, commesso da Adamo e trasfuso per naturale generazione in tutti i suoi discendenti. L’espressione “da ogni macchia di peccato originale” indica che la Beata Vergine fu preservata anche da tutti gli effetti causati nel genere umano dal peccato di Adamo, quali la privazione dell’originale giustizia e santità e il disordine della concupiscenza.

2.    “Fin dal primo istante del suo concepimento”. Dal momento in cui, cioè, l’anima di Maria fu creata e infusa nel corpo, e la sua persona incominciò ad esistere. Pertanto, la creazione e la santificazione della sua anima coincisero, cosicché neppure per un istante Ella fu contaminata dal peccato.

3.    “Per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente”. “Grazia” significa dono gratuito; “singolare” significa che Dio ha amato Maria al di sopra di ogni altra creatura; l’espressione “di Dio onnipotente” indica che la santificazione preservativa della Beata Vergine nel primo istante della sua concezione è un’opera miracolosa; “privilegio” indica infine il modo in cui tutto ciò avvenne, cioè mediante un’esenzione dalla legge comune concessa solo a Maria.

4.    “In previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano”. Anche Maria aveva bisogno della redenzione. Infatti, in quanto discendente di Adamo, avrebbe dovuto contrarre il peccato originale al pari degli altri uomini, ma – in previsione dei meriti di Gesù Cristo – ne fu preservata. Anch’Ella, pertanto, è stata redenta, ma in maniera diversa e più eminente rispetto al modo in cui furono redenti tutti gli altri uomini: è stata infatti pre-redenta.

5.    “Definiamo come rivelata da Dio la dottrina …”. La dottrina dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria non solo è vera, ma è una verità rivelata da Dio stesso. In quanto tale, deve essere contenuta, seppure implicitamente, nella Sacra Scrittura o nella Tradizione della Chiesa.

 II.    Le fonti della Rivelazione

a)    La Sacra Scrittura
  
-    Genesi 3, 15: “Porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua e la sua discendenza; essa ti schiaccerà il capo e tu le insidierai il calcagno”. Il versetto della Genesi (pienamente comprensibile soltanto alla luce del Nuovo Testamento) annunzia la venuta del Redentore che schiaccerà il capo al serpente. Alla vittoria del Redentore appare però strettamente associata la figura della sua santa Madre. Tale vittoria non potrebbe considerarsi perfetta, se Maria – anche per un solo istante – fosse stata soggetta al peccato originale.

-    Luca 1, 28: “Ave piena di grazia”. Nel versetto di Luca, l’espressione “piena di grazia” è adoperata in luogo di un nome proprio. Pertanto, l’espressione è sempre stata interpretata dai Santi Padri, dai teologi e dalla liturgia della Chiesa come indicativa della massima santificazione di cui una creatura può essere capace. Tale santificazione non potrebbe dirsi perfetta, se Maria fosse stata macchiata dalla colpa originale.

b)    La Tradizione

Il costante e unanime insegnamento dei Santi Padri presenta quattro verità da cui si può logicamente dedurre il dogma dell’Immacolata Concezione:
  
-    La santità della Beata Vergine Maria fu infinita sotto ogni riguardo: sono innumerevoli i testi dei Santi Padri in cui Maria è detta del tutto immacolata (cfr. la Bolla “Ineffabilis Deus” del beato Pio IX).

-    La purezza di Maria è equiparata alla purezza che ebbe Eva prima della colpa: non solo i Santi Padri si servono spesso di questo paragone, ma quando affermano che Eva fu per noi causa di morte, non mancano di aggiungere che Maria fu invece per noi causa di salvezza (cfr., ad es., Giustino, Ireneo, Tertulliano, Efrem il Siro).
  
-    Come Adamo fu plasmato dalla mano di Dio da una terra ancora vergine (inviolata), così il secondo Adamo (cioè Cristo) fu generato da Maria (cfr. Ireneo).

-    Soltanto la purezza della Beata Vergine è considerata degna di essere paragonata a quella del suo Figlio (cfr. Ippolito, Efrem il Siro).

c)    La Liturgia
La più antica notizia di una festa liturgica della Concezione della Beata Anna o Concezione di Maria, celebrata nei territori dell’Impero Bizantino, risale alla metà dell’VIII sec. Nel IX sec., risulta che essa era ormai comunemente celebrata in tutta l’Italia meridionale. Per quanto riguarda invece la Chiesa latina, le prime testimonianze della festa della Concezione di Maria risalgono agli inizi del XII sec., e provengono dall’Inghilterra e dalla Normandia. Ben presto i teologi iniziarono ad interrogarsi sul senso di questa festa. S. Tommaso ebbe il merito di confutare le false dottrine sull’Immacolata Concezione che circolavano ai suoi tempi  e creò così le condizioni favorevoli perché, nel XIII sec., il teologo francescano Duns Scoto potesse arrivare ad enunciare esplicitamente la dottrina dell’Immacolata Concezione (così come deve essere rettamente intesa) e a suffragarla con solidi argomenti. Da allora, la festa dell’Immacolata Concezione si diffuse sempre più, sia negli ordini religiosi che nelle diocesi. I Sommi Pontefici, con la loro autorità, non mancarono mai di difenderla e confermarla; anzi, si adoperarono per estenderla gradualmente a tutta la Chiesa. Finché, l’8 dicembre del 1854, il beato Pio IX definì solennemente che la verità dell’Immacolata Concezione è dogma di fede cattolica.

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